I fiori selvatici sono tra le poche cose che mi sono sempre mancate, qui in Svezia (oltre al buon cibo, ovviamente), almeno nella zona in cui vivo, che non è benedetta dal giusto tipo di substrato come altre regioni (la Lapponia, per citarne una). In questo periodo dell'anno, soprattutto uscendo dal lungo inverno e con la brama di colori e sensazioni primaverili al suo massimo, la loro assenza fa quasi male... dovete considerare che, quando vivevo in Italia, aprile e maggio significavano per me intere giornate sdraiato nei prati aridi tra mari di orchidee selvatiche a collezionare fotografie… e zecche.
Ora ogni anno mi sento praticamente in dovere di visitare l’unica specie che sboccia in questa stagione, l’Anemone di primavera, e ogni volta diventa più difficile gratificarlo di uno sguardo non scontato. Stavolta, più per caso che altro, a dire il vero, ho provato un tipo di approccio sognante su cui non faccio quasi mai affidamento, ma che in qualche modo è risultato gradevole; anche questo per puro caso, non c'è dubbio.